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La Concentrazione sul Primo Centro e il Flusso del Sangue: Un Sentiero di Trasformazione Interiore

Immagine del redattore: HermesHermes

Nel cammino verso l'espansione della coscienza, il primo centro energetico, situato tra le sopracciglia, rappresenta un punto cruciale per l'evoluzione spirituale. Questo centro, noto anche come "il terzo occhio", è il fulcro del senso dell'Io e il vivificatore cosciente degli altri centri. È anche connesso all'ipofisi, una ghiandola che gioca un ruolo fondamentale nel regolare il nostro stato fisico e mentale. Attraverso la pratica della concentrazione, si può risvegliare il potenziale di questo centro, che porta a una trasformazione profonda dell'essere.





terzo occhio rappresentazione


Il Primo Centro e la Concentrazione

Il primo centro energetico è strettamente legato all'identità e alla percezione interiore. È qui che si sviluppa la capacità di riflettere le immagini del mondo spirituale all'interno di sé. Un tema centrale nella pratica della concentrazione su questo centro è l'uso delle affermazioni che evocano una risposta interiore potente.

Prendiamo ad esempio l'affermazione: «La Luce è in me - Io sono la Luce» . Questa frase non è semplicemente un insieme di parole, ma un invito a risvegliare la luce interiore. Quando ci concentriamo su questa affermazione, il primo centro si attiva, portando con sé una percezione più profonda e una connessione con l'energia universale.



Il Flusso del Sangue e il Flusso dei Nervi

Una distinzione fondamentale nella pratica è quella tra il flusso del sangue e il flusso dei nervi . Questi due percorsi rappresentano modi diversi di percepire il corpo e l'energia che lo anima.

  • Flusso dei nervi : Questo è il modo più comune in cui percepiamo il corpo, attraverso impulsi nervosi che trasmettono sensazioni e informazioni. È una percezione legata al mondo esterno, basata sull'irradiazione delle sensazioni.

  • Flusso del sangue : Al contrario, percepire attraverso il flusso del sangue significa entrare in uno stato più profondo di consapevolezza, dove il corpo è percepito non attraverso l'irradiazione delle sensazioni, ma attraverso una diffusione interiore . Questo stato è legato a una percezione più sottile e spirituale, dove si sente il sangue come individualizzato in diverse parti del corpo, variando a seconda delle condizioni e delle ore del giorno.

Per aspirare a questa percezione, è necessario un isolamento dal mondo esterno e una concentrazione intensa sull'interiorità. È uno stato in cui il senso del corpo si sposta dal sistema nervoso al sistema circolatorio, offrendo una nuova comprensione del sé.


La Pratica della Trasformazione

La pratica di concentrazione sul primo centro implica un lavoro continuo di affinamento interiore. Un esempio di pratica consiste nel concentrarsi sull'affermazione «La Luce è in me - Io sono la Luce».

L'immaginazione gioca un ruolo fondamentale in questa pratica, poiché aiuta a guidare l'energia e il pensiero trasformato nel corpo, facilitando il risveglio dei centri energetici successivi.


Il risveglio del primo centro richiede una volontà forte e deliberata. Non si tratta solo di concentrazione, ma di una deliberazione attiva , dove ogni parola e ogni pensiero sono scelti con cura e intenzione. Il parlare automatico o il pensare senza controllo soffocano questo centro, mentre la parola consapevole lo rafforza e lo vivifica.

La pratica richiede anche una nuova forma di memoria, non legata alle percezioni sensoriali, ma alle modificazioni della coscienza. Questo tipo di memoria permette di riconoscere le variazioni interiori e di progredire nel cammino spirituale.


Conclusione: Un Viaggio Verso l'Interiorità

Il risveglio del primo centro è un processo lungo e paziente, che richiede dedizione e attenzione costante. Il passaggio dalla percezione attraverso i nervi a quella attraverso il sangue rappresenta una trasformazione profonda, che conduce a una percezione più intima e spirituale del corpo e dell'energia. In questo stato, l'essere umano entra in contatto con la sua essenza più autentica, vivendo un'armonia con l'universo che trascende le percezioni ordinarie.

Attraverso la concentrazione e la pratica deliberata, ogni passo diventa un ponte verso una consapevolezza più elevata, dove la luce interiore risplende come guida e forza vitale.




terzo occhio




Riassumo i passaggi per la pratica :


1. Preparazione

Scegli un luogo tranquillo dove potrai rimanere indisturbato.

Siediti comodo ma eretto, mantenendo la schiena dritta e i piedi ben appoggiati al suolo.

Chiudi gli occhi e inizia a respirare profondamente, cercando di liberare la mente da ogni pensiero distratto.


2. Focalizzazione sul Primo Centro

Porta l'attenzione al punto tra le sopracciglia,

Visualizza un punto di luce, simbolo del tuo essere interiore, in questa zona. Immagina che questa luce sia calma ma intensa, simile a una scintilla che si accende in te.


3. Affermazione e Introspezione

Ripeti interiormente: "La Luce è in me – Io sono la Luce." Lascia che queste parole si radichino dentro di te, creando una connessione profonda con il tuo centro interiore.

Fai attenzione a come il corpo e la mente reagiscono. Non concentrarti sui pensieri, ma osserva la sensazione di questa luce che cresce.


4. Sviluppo della Memoria Interna

Ora che sei centrato, sposta la tua attenzione a come il tuo stato interiore sta cambiando. Non basarti sui sensi esterni, ma chiediti: "Che cambiamento sta avvenendo dentro di me?"

Inizia a registrare questi cambiamenti in modo non verbale, non nella forma di parole, ma come sensazioni pure che provengono dal profondo.

Prova a percepire come le modifiche interiori che stai vivendo non siano più parte delle percezioni sensoriali immediate, ma momenti di trasformazione consapevole .


5. Ricordo Attivo e Memoria Interiore

Per sviluppare una memoria profonda, impara a distinguere le sensazioni reali da quelle superficiali. Ogni cambiamento o modifica che avviene nella tua coscienza deve essere riconosciuto come una trasformazione autentica , separata da qualsiasi impulso esterno.

Ogni volta che percepisci un cambiamento interiore significativo, registra nella tua mente solo il processo di cambiamento , non l'immagine o il contenuto in sé. Questo creerà una memoria interiore indipendente , una memoria che non è collegata ai ricordi sensoriali ma ai movimenti interni .


6. Conclusione

Quando avrai percepito la memoria interiore come una serie di cambiamenti consapevoli, prendi un momento per osservare la tua energia. Non giudicare, ma lascia che il processo accada naturalmente.

Termina la pratica con una respirazione profonda, permettendo al corpo e alla mente di integrarsi con le nuove percezioni e memorie interiori.


Questa pratica aiuta non solo a sviluppare la memoria interiore, ma anche a prendere coscienza delle modifiche energetiche che accadono al nostro interno. La chiave è non confondere i cambiamenti interiori con le percezioni esteriori e riconoscere che ogni passo in questo cammino di consapevolezza contribuisce al nostro risveglio interiore.



È importante sottolineare che molto probabilmente, nelle prime fasi di questa pratica, non "succederà" nulla di straordinario. Non dobbiamo andare alla ricerca del fenomeno o della manifestazione immediata, ma rimanere in ascolto, senza alimentare troppe aspettative. Ci vuole tempo. Molto tempo. Le pratiche che portano alla consapevolezza profonda non sono per tutti e non vanno prese alla leggera.

Per coloro che pensano che basta incrociare le gambe, chiudere gli occhi e vedere arcobaleni o fenomeni miracolosi, è fondamentale comprendere che il percorso spirituale è ben più profondo e richiede impegno, dedizione e costanza. Solo con il tempo e la continua pratica, si cominciano a percepire le sfumature sottili del cambiamento interiore.


Questa pratica è stata ispirata dal "Gruppo di Ur – Introduzione alla Magia, Volume Secondo" , un testo che consiglio vivamente per chi desidera approfondire e comprendere meglio il concetto di memoria interiore e il lavoro sui centri energetici. La lettura di questo volume offrirà ulteriori spunti e un approfondimento teorico indispensabile per un cammino di consapevolezza profonda.


Con gratitudine ,

Isadora H .

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