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Riaffermare il Proprio Spazio - Nessuno mi Possiede

  • Immagine del redattore: Hermes
    Hermes
  • 5 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Ci sono pratiche che non condivido con leggerezza. Sono nate nel mio percorso, le ho testate personalmente, e le affido solo quando sento che possono davvero servire.

Questa, in particolare, l’ho consegnata a una persona a me cara, che accompagno da tempo con grande rispetto.

È una pratica potente, essenziale, costruita per chi sta affrontando un momento in cui è necessario riaffermare confini, volontà, identità.

Non nasce da un’urgenza evidente, ma da quel sottile senso di invasione che si insinua senza nome, senza rumore.

Non è sempre facile da spiegare: si tratta di energie che tolgono chiarezza, che spostano il baricentro, che indeboliscono.

Chi le vive non è sempre in grado di riconoscerle subito, ma ne avverte il peso.


E a un certo punto arriva la necessità di fare ordine, di tornare al centro, di liberare lo spazio.

In questi momenti, non uso mai frasi generiche o prestampate.


Le frasi che propongo – e che io stessa uso – cambiano nel tempo, perché non esiste una formula valida per ogni stagione della vita.

Ogni parola deve colpire nel punto giusto, nel momento esatto. Ci sono fasi in cui serve una frase che costruisce, altre in cui serve una che taglia.

Quella che propongo oggi è netta, incisa, irrinunciabile.


Tre frasi. Come tre colpi. Da ripetere una alla volta, con voce ferma,

guardandosi negli occhi allo specchio:


“Io sono la mia scelta. Nessuno decide per me. Nessuno mi possiede. Nessuno mi piega.”

Ripetile lentamente. Fallo ogni mattina. Fallo ogni volta che senti una pressione che non ti appartiene.


Se queste parole ti risuonano, se senti che parlano anche per te, sentiti libero/a di usarle. Falle tue. Pronunciale con la voce che hai oggi, con la forza che stai costruendo.


E per accompagnarle, questa è una pratica energetica semplice, ma molto efficace.




fuoco fiamma




Rituale del cerchio e del fuoco interno (durata: 5 minuti)


In piedi, piedi ben piantati. Immagina un cerchio di luce rosso fuoco che si accende intorno a te, a un metro da ogni lato.

Porta la mano destra sul plesso solare (sotto lo sterno), la sinistra sul cuore. Respira.


Inspira e pensa: “Sono centro, sono scudo."
Espira e pensa: “Brucio ogni legame che non ho scelto.”


Visualizza tutti i fili sottili che ti toccano da fuori e, col potere del fuoco interno, li sciogli uno a uno.

Alla fine, apri le braccia e concludi dicendo a voce alta:


“Il mio spazio è mio. Nessuno entra senza il mio consenso.”

Nota

Ogni pratica che trasmetto nasce da un ascolto profondo della persona che ho davanti. Non sono protocolli standard, ma indicazioni costruite con cura e adattate al momento che ognuno sta vivendo. Le parole, le immagini, i gesti: tutto deve risuonare. Per questo motivo, ciò che condivido pubblicamente è solo una traccia, e prende forma concreta solo nel dialogo diretto con chi segue un cammino insieme a me.


Con gratitudine

Isadora H.

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