Il Respiro come Strumento Energetico: guida pratica per assorbire, dirigere e trasmettere energia.
- Hermes
- 5 ago
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Preparati l'articolo di oggi è esclusivamente pratico . In questo articolo ti accompagno in un esercizio fondamentale per chi lavora con le energie sottili, la mente e la consapevolezza. Un esercizio che rappresenta la base di ogni lavoro energetico cosciente.

Respirare non è solo una funzione biologica. È un atto profondo, collegato direttamente al sistema nervoso, alla qualità della presenza e alla capacità di ricevere o rilasciare energia.
Il respiro può diventare un ponte tra il visibile e l'invisibile.
Un veicolo che ti permette di dirigere ciò che senti, ciò che emetti, ciò che trasformi.
Preparazione: come iniziare
Siediti in modo comodo, oppure sdraiati.
Chiudi gli occhi. Fai 3 respiri profondi, lenti e silenziosi. Lascia andare le tensioni. Non forzare nulla. L’importante è che ti ascolti.
Parte 1 – Respirare con tutto il corpo
Inspira. Ma ora immagina e senti che non sono solo i polmoni a farlo.
Tutto il tuo corpo respira. Ogni centimetro di pelle, di muscolo, di tessuto. Il tuo corpo, come una spugna immersa in acqua, assorbe energia.
Non cercare di visualizzare. Non pensare a colori o forme. Senti.
È una sensazione sottile. A volte calda, a volte fresca. A volte impercettibile. Ma c’è. E con la pratica diventerà più forte.
Parte 2 – Espirare energia
Ora prova l’opposto. Espira… ma fallo lasciando uscire energia. Come se, con l’aria, uscisse anche una parte della tua forza interna. È normale sentirsi un po’ scarichi, specialmente all’inizio.
Questa fase non andrebbe fatta troppo spesso. Serve solo per imparare. Per capire come spostare energia da te verso qualcosa.
Perché farlo?
Questa tecnica può essere usata per
Caricare oggetti, come amuleti, pietre o sigilli.
Trasmettere energia a distanza, se lavori con trattamenti energetici.
Concentrare energia in un punto del corpo per alleviare tensioni o favorire un processo di autoguarigione.
Riequilibrare lo stato interiore in momenti di ansia o frammentazione.
L’energia segue l’attenzione
Una volta che impari a sentire il flusso energetico, puoi anche dirigerlo. Ad esempio: inspiri e poi porti l’energia nella pancia, o nel cuore, o nel punto dove senti un blocco.
Come? Con la sola intenzione. L’energia segue la coscienza.
Quanto praticare?
All’inizio bastano 5 minuti al giorno. Poi potrai farlo ovunque, anche con gli occhi aperti. In fila. In natura. In una stanza affollata. Ogni respiro può diventare un atto energetico consapevole.

Assorbire dall’ambiente
Con la pratica, potrai anche respirare l’energia del Sole, della Terra, di un albero, di un luogo carico di significato. Questo diventa una risorsa preziosa, soprattutto nei momenti in cui senti il bisogno di centrarti o ricaricarti.
Imparare a respirare in questo modo cambia tutto.Ti connette a te stesso, ti insegna a riconoscere cosa entra e cosa esce. Ti fa diventare attivo nel tuo processo di riequilibrio.
Questa tecnica è la base. Semplice, silenziosa, ma profondamente trasformativa.
Riassunto pratico
Il corpo intero può respirare energia.
L’energia si può assorbire, dirigere e rilasciare.
L’importante è sentire, non visualizzare.
Si può usare per caricare, guarire, centrarsi.
Si pratica ovunque, ma si comincia in silenzio.
🔗 Risorse utili
Studi sulla coerenza cuore-cervello – HeartMath InstituteApprofondisce il legame tra respiro, emozioni e campo elettromagnetico del corpo.
Joe Dispenza – Brain Heart CoherenceUn approccio scientifico per comprendere come il respiro influenzi il sistema energetico e la mente.
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Con gratitudine ,
Isadora H.
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