In questo mondo frenetico, può sembrare impossibile trovare anche solo cinque minuti per fermarsi e riflettere. Ti sei mai chiesto quanto tempo dedichi davvero a te stesso durante la giornata?
Ogni giorno ci perdiamo nei mille impegni e nelle mille distrazioni, dimenticando che anche solo un breve momento di pausa può portare a una profonda trasformazione.
Immagina di concederti un attimo per te stesso. Un attimo in cui puoi lasciare da parte tutto ciò che ti circonda e riconnetterti con la tua essenza. Questo non è un invito a rifugiarti in una meditazione profonda o a intraprendere un lungo rituale; è un'opportunità per esplorare il tuo mondo interiore attraverso gesti semplici e pratiche quotidiane.
Prenditi un momento per osservare il tuo ambiente. Cosa vedi? Cosa senti? Quali pensieri ti attraversano la mente? Questo semplice atto di osservazione può aiutarti a radicarti nel presente e a capire meglio le emozioni che emergono in te. L'arte di osservare è un invito a guardare con occhi nuovi, a trovare significato anche nelle cose più banali.
Io stessa, ogni giorno, mi concedo due piccole pratiche che mi aiutano a tornare al presente e a ritrovare il mio spazio interiore: coltivare la curiosità e praticare il "non fare."
Entrambe mi offrono una via semplice ma potente per riconnettermi con me stessa.
Partiamo dalla curiosità , la curiosità è una forza potente che ci spinge a esplorare e a scoprire. È il motore della nostra crescita personale e spirituale.
Ogni giorno, posso decidere di nutrire questa curiosità ponendo domande a me stesso e approfondendo ciò che mi circonda. Che si tratti di un argomento che mi affascina, di una nuova idea o di una semplice osservazione, la curiosità mi invita a guardare oltre la superficie.
Dedico del tempo a esplorare temi che mi interessano, a leggere articoli, a guardare documentari o a semplicemente riflettere su questioni che mi intrigano. La curiosità apre porte e crea spazi di apprendimento e comprensione. Non è necessario dedicare ore a questo; anche solo un momento di esplorazione può arricchire la mia vita in modi inaspettati.
La curiosità è anche un invito a interrogarsi: “Cosa c'è dietro a questa situazione? Perché sento questa emozione? Cosa posso imparare da questa esperienza?” Queste domande possono rivelare connessioni profonde e intuizioni preziose. La vita è un viaggio di scoperta, e ogni momento di curiosità è un passo verso una maggiore consapevolezza di me stesso e del mondo che mi circonda.
Praticare il "Non Fare" ... cosa intendo ..
In una società che ci spinge costantemente a "fare", il "non fare" può sembrare una sfida. Tuttavia, è proprio in questi momenti di inattività che si celano molti misteri e opportunità di scoperta. Prenditi qualche istante per semplicemente "essere". Che si tratti di osservare il cielo, ascoltare il suono della pioggia o semplicemente guardare le nuvole che passano, concediti il permesso di esistere senza dover compiere alcuna azione.
Nel "non fare", posso esplorare il profondo significato della contemplazione. Inizio utilizzando i miei sensi. Per prima cosa, uso la vista. Mi fermo e guardo ciò che mi circonda senza lasciarmi coinvolgere dai pensieri. Osservo senza dialogare con la mente. Potrebbe essere il movimento del vento che accarezza le foglie degli alberi, le onde del mare o il flusso di un fiume. Mi permetto di seguire questi movimenti con lo sguardo, senza cercare spiegazioni o creare storie nella mia mente.
Poi, mi concentro sull’udito. Se necessario, chiudo gli occhi per lasciar spazio solo ai suoni. Come una parabola che capta le onde sonore, lascio che le mie orecchie percepiscano tutti i rumori circostanti: il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie, il rumore dell’acqua che scorre, o il motorino in lontananza che passa ... Lascio che i suoni mi raggiungano senza analizzarli, senza etichettarli. Li accolgo così come sono, accettandoli come parte del momento presente.
Non è necessario andare ogni giorno in un parco, al fiume o al mare per praticare questo esercizio. Posso farlo ovunque: sull’autobus, al bar, mentre aspetto la metro. Il punto non è dove mi trovo, ma la mia disponibilità a fermarmi e ad ascoltare, senza dialogo interno. Lascio che i suoni mi raggiungano senza analizzarli, senza etichettarli, e li accolgo così come sono.
In questo spazio di "non fare", divento testimone della vita che scorre attorno a me. Mi immergo nel fluire del tempo, senza dover compiere nulla, senza cercare risposte immediate. Il cielo è sempre il cielo, ma non è mai uguale. Ogni giorno porta nuove forme, colori, suoni, e io imparo a osservare queste variazioni come parte di un ciclo più grande. Non devo fare nulla, se non essere presente.
Permettendomi di esistere in questo stato di osservazione e ascolto, scopro che posso accogliere ogni sensazione senza giudizio. Le mie percezioni diventano porte verso intuizioni e consapevolezze più profonde, e senza alcun dialogo interno, mi rendo conto che il semplice atto di "non fare" può arricchire il mio essere.
Ogni giorno è un'opportunità per fermarsi, riflettere e rinnovarsi.
Questi cinque minuti dedicati a me stesso possono sembrare pochi, ma hanno il potere di trasformare il modo in cui vivo. Per qualcuno inizialmente cinque minuti potrebbero risultare anche troppo e allora prendi il timer del tuo telefono e comincia a piccolissimi passi con un timer a 2 o 3 minuti ..
Non è necessario cambiare tutto in un colpo solo; anche un piccolo gesto, un'idea o un momento di consapevolezza possono arricchire la tua vita in modi inaspettati.
Oggi, decido di concedermi quel tempo. Sperimento il potere del momento presente e riscopro la bellezza di essere semplicemente me stesso.
Inizia con questi brevi attimi e osserva come si trasformano nel tempo, portando nuova luce e significato nel tuo quotidiano. Ritrova te stesso .
Con gratitudine
Isadora Hermes
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