C'è stato un periodo in cui mi sentivo completamente sopraffatta. Come tante persone creative, avevo mille idee, mille progetti che mi accendevano. La curiosità mi portava a fare tante cose, ma spesso mi ritrovavo in una spirale di incertezze, non riuscendo a portare avanti niente fino in fondo. Era come se la mia energia si disperdesse ovunque, in mille direzioni, senza una vera focalizzazione.
In realtà, quello che descrivo non era tanto un blocco legato alla creatività, quanto una difficoltà nel gestire l'energia. Avevo tantissimo da osare, ma quando le cose iniziavano a richiedere una struttura, costanza e metodo, sentivo la dispersione. È come se il fuoco della creazione fosse potente, ma l'aria per alimentarlo fosse troppa e lo facesse vacillare, invece di rafforzarlo. ( gli elementi sempre presenti in ogni cosa che facciamo :D , ma vanno bilanciati ... ) Mi trovavo davanti a un nodo che non riuscivo a sciogliere, un caos di progetti che non riuscivano a prendere forma.
Nel mio caso, lavoravo già da tempo nel campo energetico, ma nel frattempo stavo anche cercando di costruire una presenza online, creare i miei libri (alla fine ne ho fatti 5!), e realizzare tante altre cose. Mi sembrava che non ci fosse mai abbastanza tempo, e che, nonostante i miei progressi, non riuscissi a dare a ciascuna di queste cose la giusta attenzione. Mi sentivo bloccata. Sentivo che l'entusiasmo che avevo all'inizio per ciascun progetto stava svanendo, e tutto sembrava un caos.
E poi, ho capito che il problema non era la mia creatività, né la mia mancanza di impegno. Il problema era che volevo fare tutto in una volta . E non si può fare tutto. Non in modo efficace, almeno.
Ascoltarsi di più e fare le domande giuste
Sono arrivata a un punto in cui ho capito che la risposta non era nel fare di più, ma nel fare meglio. La chiave è riuscire a prendere una pausa, fare un passo indietro e ascoltare. Ascoltare ciò che davvero voglio, cosa mi blocca e cosa mi stimola. Per questo ho iniziato a farmi delle domande specifiche, domande che mi spingevano a guardare dentro me stessa, a capire veramente cosa mi stava frenando e cosa mi stava motivando.
Queste domande sono diventate il mio punto di partenza per sbloccare il mio percorso:
Cosa mi sta davvero bloccando?
Cosa voglio veramente in questo momento?
Qual è la mia priorità assoluta, quella che mi fa alzare la mattina con entusiasmo?
Come posso integrare ogni parte del mio lavoro, anche se sono tanti progetti?
Cosa posso fare oggi, anche in piccolo, per fare un passo avanti?
Dove sto sprecando tempo ed energia che non mi servono davvero?
Posso semplificare qualcosa senza perdere l'essenza del mio lavoro?
La mia strategia per superare il blocco
Dopo essermi fatta queste domande, ho elaborato una strategia concreta per superare il blocco, che mi ha aiutato a rimanere focalizzata e a vedere i miei progetti avanzare, senza sentirmi sopraffatta. Ecco cosa ho fatto:
Micro-obiettivi quotidiani : Ho deciso di fare un passo piccolo ogni giorno in ogni progetto, ma senza esagerare. In questo modo, non mi sentivo sopraffatta, e ogni giorno c'era una piccola vittoria da celebrare. Non importa quanto piccolo fosse il progresso, l'importante era che stavo avanzando.
Focalizzazione per cicli : invece di cercare di lavorare su tutto contemporaneamente, ho dedicato giornate specifiche per ciascun progetto. Lunedì mi concentravo sui contenuti per i social, martedì lavoravo sul libro, mercoledì su un altro progetto. Questo mi ha aiutato a rimanere focalizzata su una cosa alla volta ea non disperdere la mia energia.
Utilizzare la stessa energia per più cose : ho cercato di integrare il mio lavoro energetico con i contenuti che creavo, in modo da non sentire la necessità di fare "due cose separate". Ad esempio, ciò che imparavo nelle mie sessioni energetiche diventava materiale per i miei libri ei post sui social.
ACCETTARE che non tutto deve essere PERFETTO da subito : Mi sono ricordata che non tutto deve essere perfetto subito. Se un libro era bloccato per motivi tecnici, intanto potevo scrivere le parti che non dipendevano da quel problema. Mi sono concessa il permesso di fare progressi anche se non tutto era completato alla perfezione.
Definire cosa è davvero necessario | Se dovessi scegliere la cosa più importante per me in questo momento, quale sarebbe? : Ho fatto un'analisi su ciò che era necessario per ogni progetto, distinguendo le cose che volevo fare, ma che non erano essenziali, da veramente quelle che invece erano fondamentali per portare avanti il mio lavoro.
Cosa mi sta davvero bloccando? È la mole di lavoro, la paura di non riuscire, il fatto di dover delegare o un perfezionismo che mi frena?
Dove sto perdendo tempo ed energia in modo dispersivo? (Scorrere i social, fare cose che potrei automatizzare o rimandare, iniziare e non finire?)
Prendermi il tempo per rispondere a queste domande e applicare queste strategie mi ha permesso di vedere i miei progetti avanzare. Non sono riuscita a fare tutto subito, ma ho imparato a fare scelte consapevoli, a non sentirmi in colpa e a godermi il progresso.
Ora, invece di disperdermi, posso sentire la mia energia fluire in modo più mirato, verso ciò che è davvero importante per me.
Quando la creatività sembra voler esplodere in mille direzioni, la risposta non è frenarla, ma imparare a canalizzarla e, soprattutto, ad ascoltare .
La forza di fare un passo alla volta risiede nel riuscire a percepire quale sia il passo giusto per noi in quel momento.
Semplicemente,
ascoltarsi di più e farsi le domande giuste.

Spero che la mia esperienza possa essere d'ispirazione per chi, come me, si trova a fronteggiare un blocco. Non si tratta solo di lavoro o passioni, ma di qualsiasi situazione in cui ci sentiamo fermi. La chiave è ascoltarci, fermarci un momento e imparare a farci le domande giuste. A volte, queste domande sono scomode, ci costringono a scavare dentro di noi, e forse proprio in quella difficoltà risiede la vera sfida. Non tutti sono pronti a farsi queste domande, e capisco quanto possa essere difficile. Ma non bisogna temere il confronto. La condivisione è importante, ed è per questo che ho deciso di aprirmi e raccontare la mia esperienza. Chiedere supporto a qualcuno, un amico, confidarsi, può aiutarci a vedere le cose sotto una luce diversa. È lì che risiede la possibilità di sbloccarci e riprendere il nostro cammino.
Con gratitudine,
Isadora H.
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