La parola "mese" deriva dal latino "mensis", che a sua volta ha origini indoeuropee. "Mensis" significa letteralmente "mese" o "mese lunare" in latino. Tuttavia, le origini della parola sono ancora più antiche e risalgono alla radice indoeuropea "me-" o "men-", che è collegata al concetto di misurazione del tempo, particolarmente associato al ciclo lunare.
E' connesso anche al concetto di memoria , da cui Mnemosyne, Madre delle Muse, Memoria Divina. In latino la radice Mn - ha sempre la connotazione di " principio ammonitore " , " riflettente in alto " , che rende l'idea di duplicare, riflettere l'dea solare . L'altra parte della parola MENSIS è da SA - gettare, spargere, proiettare, o da "SAM- SAMIS - SIM" simile, mezzo, mediano. Perciò Mensis è "riconduco, riporto , rifletto la proiezione, sono il mezzo, veicolo ammonitore.
La luna , per la sua funzione di mediatrice , è l'indicatrice delle fasi del Mensis, la direttrice delle operazioni in qualsiasi tempo.
Infatti, la parola "mese" è strettamente legata al concetto di luna e al suo ciclo lunare di circa 29,5 giorni. I primi calendari erano fortemente influenzati dalle fasi lunari e molti popoli antichi, come i Romani e i Greci, basavano il loro calendario sul ciclo lunare. I mesi erano quindi originariamente stabiliti in base alle fasi della luna.
Inoltre, il termine "mese" è associato anche alla dea romana della luna, Luna, che era spesso rappresentata come una figura femminile con una corona di luna crescente sulla testa. Questo collegamento tra il mese e la luna è presente anche in altre lingue, ad esempio in francese (mois) e in spagnolo (mes), che derivano dal latino "mensis".
In definitiva, la parola "mese" ha origini antiche e si collega strettamente al concetto di luna e al suo ciclo lunare. La sua radice indoeuropea indica il concetto di misurazione del tempo, particolarmente basato sulle fasi lunari.
Secondo la storia che ci fu tramandata, fu Romolo, il primo re di Roma, a dare i nomi ai mesi dell'anno (753 a.C.). Seguendo una suddivisione di tipo lunare, a quei tempi, l'anno era soltanto di 304 giorni distribuiti in 10 mesi.
I nomi di alcuni dei mesi dell'anno sono un omaggio a divinità e imperatori
il primo mese era Martius, dedicato al dio Marte, il dio della guerra e dei duelli;
il secondo era Aprilis, dedicato alla primavera (aprilis deriva dal latino aperire, che indica la natura che si apre, si risveglia);anche alla dea Venere
il terzo , Maius , erano dedicati a Maia, la dea della fecondità,
Iunus a Giunone, divinità della religione romana, legata al ciclo lunare dei primitivi popoli italici;
il quinto mese era Quintilis;
il sesto mese era Sextilis;
September, October, November, December.
Da Quintilis a December, i mesi indicavano l'ordine di successione dal settimo al decimo.
Numa Pompilio, il secondo re di Roma, introdusse gennaio e febbraio, portando da 10 a 12 il numero di mesi originariamente istituiti da Romolo:
Il primo mese, lanuarius, era dedicato a Giano il dio degli inizi, materiali e immateriali;
il secondo mese, Februarius, era il mese della Februa (purificazione)
Curiosità:
Il mese di luglio si chiamava, in origine, quintilis, cioè il quinto mese dell'anno, dato che faceva parte, come abbiamo visto, dal Calendario di Romolo. Nel 44 a.C., in onore dell'imperatore Gaio Giulio Cesare, il quinto mese cambiò in Julius;
Il mese di agosto, che nel calendario di Romolo si chiamava Sextilis, fu nominato Augustus nell'anno 8 a.C. in onore dell'Imperatore Augusto;
Nel 37, l'imperatore Caligola cambiò il nome del mese di settembre (September) in "Germanico", in onore del padre. Tuttavia, alla morte dell'imperatore il nome tornò originale. Nell'89 il nome fu cambiato un'altra volta in "Germanico", per celebrare una vittoria dell'imperatore Domiziano sui Catti, antica popolazione germanica stanziata nell'Asia centro-settentrionale e nel sud della Bassa
Sassonia. Domiziano, come Germanico, fu assassinato e il nome tornò originale nuovamente.
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